Alessandro Fronterrè nasce a Siracusa nel 1993. Nel 2017 si laurea al D.A.M.S. di Bologna con una tesi su Fotografia e Surrealismo, e attualmente vive e lavora a Torino.
Negli anni, frequenta studi fotografici dove apprende e studia l’arte della fotografia, inclusi i passaggi tecnici di sviluppo e stampa in camera oscura. Questi studi gli consentono di prendere coscienza sia delle possibilità che dei limiti dello strumento fotografico. I continui rimandi tra il mondo esterno e la sua essenza più profonda diventano il fulcro del suo lavoro, con l’obiettivo di mostrare come la fotografia possa trascendere la semplice riproduzione della realtà circostante e fungere da collegamento tra il mondo materiale e quello spirituale.
Nel tempo, il suo interesse muove verso la pratica dell’Arte digitale. Nel 2016 inizia a sperimentare la realizzazione di opere in cui egli combina fotografia digitale ed oggetti grafici digitalmente creati e manipolati.
Questo cambiamento di rotta ha origine dall’emergere di una nuova esigenza creativa e comunicativa: la manipolazione dell’immagine intesa come destrutturazione e decontestualizzazione degli oggetti dal loro ambito iniziale e loro riconfigurazione all’interno di uno spazio visivo totalmente reinventato. Questo processo compositivo ha una doppia finalità: mettere in discussione ciò che comunemente intendiamo come “realtà oggettiva” fotografabile, rivelando l’illusione dell’oggettività, e sfruttare l’elasticità creativa degli strumenti digitali per ridisegnare il concetto pittorico in chiave contemporanea.
Il linguaggio espressivo utilizzato nelle sue opere è influenzato da Metafisica e Surrealismo, ma si evolve verso ciò che l’autore definisce una “Foto-pittura digitale simbolica“, dove la manipolazione digitale delle immagini fotografiche è predominante.
Negli anni ha partecipato ad eventi e mostre, tra cui la Fiera d’arte internazionale ART Innsbruck e la mostra personale “Profondità abitate” alla galleria d’arte contemporanea Wikiarte di Bologna.